Serie Netflix anni '80 dopo Stranger Things

Giampiero Colossi • Pubblicato il 26/12/2025 • 3 min

Negli scenari contemporanei delle piattaforme di streaming, il fascino degli anni ottanta torna a occupare un ruolo centrale, non solo per la curiosità estetica ma come contesto narrativo capace di stimolare narrazioni complesse. Le produzioni recenti sfruttano quel decennio per esplorare temi di emancipazione, identità e tensioni sociali, restituendo un ritratto vivace e stratificato della cultura pop dell’epoca.

anni ottanta come contesto narrativo dominante

anni ottanta e glow: dinamiche del wrestling femminile

Ambientata a Los Angeles negli anni ’80, GLOW offre una riflessione su un ambito poco esplorato dalla serialità: il wrestling femminile come campo di espressione, frustrazione e reinvenzione personale. La protagonista Ruth Wilder è interpretata da Alison Brie, un’attrice emergente che vede la sua carriera farsi strada in una realtà complessa. L’ingresso nella promozione Gorgeous Ladies of Wrestling diventa una possibilità non soltanto professionale, ma anche identitaria. La serie dosa attentamente la vita dietro le quinte dello show, tra prove estenuanti, tensioni creative e dinamiche interpersonali, intrecciando tali elementi con la dimensione privata delle protagoniste, donne diverse per background, sogni e carattere. Gli elementi degli anni ’80 non restano solo cornice estetica, ma influiscono profondamente sull’interpretazione dei personaggi e sulle scelte narrative.

anni ottanta e eric: ambientazione new york e psicologia del protagonista

Con Eric, Netflix sposta l’attenzione sulla New York degli anni ’80, una cornice poco romantica e ricca di tensioni sociali. Benedict Cumberbatch interpreta Vincent Anderson, burattinaio di successo a capo di un programma per bambini, la cui vita privata appare fragile. Quando scompare il figlio di nove anni, Edgar, la realtà di Vincent inizia a vacillare. Il pupazzo Eric, creato dal bambino scomparso, funge da ancora psicologica per l’uomo, offrendo una riflessione sull’equilibrio tra apparenza e vulnerabilità mentale nel contesto urbano dell’epoca.

anni ottanta e dark: mistero e viaggi nel tempo

Non esclusivamente ambientata negli anni ’80, la serie tedesca Dark è una scelta naturale per chi cerca un ambiente ricco di mistero e stratificazioni simili a quelle di Stranger Things. La narrazione si sviluppa lungo diverse linee temporali, con uno snodo centrale collocato nel 1986. La piccola cittadina di Winden vede la scomparsa di due bambini, evento che scatena una rete di rivelazioni su viaggi nel tempo, legami familiari e segreti che attraversano generazioni. Il tono è prevalentemente cupo e fatalista, con ogni dettaglio che contribuisce a un mosaico narrativo attento al destino e all’impossibilità di sfuggire al passato.

Nel complesso, l’offerta recente resta ancorata a una rilettura critica degli anni ’80: un periodo non solo visivo ma anche ricco di tensioni sociali, aspirazioni personali e domande sull’identità, che continua a ispirare produzioni in grado di restituire profondità alle storie nate in quell’epoca.

personaggi principali citati nella trattazione

  • Ruth Wilder
  • Vincent Anderson
  • Edgar
  • Eric
Buen Camino Recensione: Checco Zalone è sempre irresistibile, ma sottotono
Avengers: Doomsday, il secondo trailer è per Thor ed è assolutamente epico e commovente!
Avengers: Doomsday, il trailer ufficiale: Chris Evans torna nel ruolo di Steve Rogers!

Per te